Grazie, professore

Di tutti i libri che ho letto di Eco e che si ricordano in queste ore, quello che ho nel cuore e che mi ha sempre accompagnato è Come si fa una tesi di laurea. Perché con quella sua veste semplice, da manualetto pratico per laureandi, è sempre stato il libro segreto di tutti quelli che avevano il sogno di partecipare in qualche modo a questo grande gioco che è scrivere, leggere, fare ricerca, pubblicare. In mezzo a consigli pratici che hanno confortato generazioni di ricercatori e di redattori, c’era il senso profondo di cosucce come l’umiltà scientifica, la serietà che non diventa seriosità, l’originalità della ricerca, la precisione della scrittura, il controllo delle fonti… Ma ci si respirava anche tutto il gusto, il divertimento, la curiosità, la sfida, la pura soddisfazione di mettere in moto il “metabolismo intellettuale”. Grazie, professore.

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