Nell’era di Amazon sembra siano vive e vegete, anzi in crescita, le librerie dell’usato: lo sostiene un’inchiesta del Washington Post (che tra parentesi è di proprietà di Jeff Bezos, fondatore e Ceo di Amazon). Non sembrano esserci dati specifici sul fenomeno, ma la tendenza è nell’aria e, secondo il Post, coincide con vari fattori. Da un lato c’è la forte sofferenza delle librerie “normali”. Tra catene in crisi e librerie indipendenti che chiudono, ci sono città nelle quali le librerie dell’usato sono di fatto gli unici negozi di libri rimasti. E a chi ama la lettura entrare in un negozio di libri fa sempre piacere: una libreria è comunque un centro di attrazione culturale, al pari di un teatro o di un museo. Tanto più, ed è il secondo elemento, in un momento in cui rallentano le vendite degli ebook e il pendolo sembra riprendere a oscillare verso la carta stampata, se è vero che persino i nativi digitali non disdegnano affatto di leggere un libro “tradizionale”.
A spingere l’offerta, invece, sembra essere soprattutto il downsizing cui molti baby boomers stanno adeguando le proprie abitudini. Privarsi dei propri libri dispiace, ma può essere una soluzione obbligata quando si deve abbassare il proprio tenore di vita, così come in caso di divorzio, di dislocazione in un’altra città o di decesso (cioè le 4 ‘D’ che fanno venire a galla i libri usati).
Fra aumento della domanda e maggiore disponibilità di libri, quindi, le librerie dell’usato vanno a gonfie vele. Possono battere Amazon sui prezzi e nello stesso tempo offrire un assortimento più imprevedibile, il che trasforma la visita in negozio in un’occasione di risparmio e nello stesso tempo di scoperta a caccia di rarità. E hanno margini migliori, tanto che parecchie librerie indipendenti stanno aprendo un settore di libri usati.
Può darsi ci sia anche un altro fattore, oltre a quelli analizzati dal Washington Post, a spingere le librerie dell’usato (che in effetti non mancano anche da noi). Se il ciclo di vita delle novità si accorcia sempre di più, e dopo una fugace apparizione un libro tende a sparire dagli scaffali e dai cataloghi (a meno che non sia un best seller), diventa sempre più facile che ci siano buoni libri ancora discretamente richiesti ma già finiti fuori catalogo. Anche la coda lunga di Amazon si rivela corta se un titolo non è più in assortimento. Le dinamiche e i tempi della lettura o della ricerca sono in molti casi sfasati rispetto a quelli del mercato, rendendo impossibile consultare titoli magari di pochi anni fa, ma già dichiarati defunti. Anche a questo può servire l’usato.