Da poche settimane una startup newyorkese ha lanciato una nuova applicazione, Oyster, che permette di leggere oltre 100.000 ebook con un abbonamento mensile a $9,95, sul modello di Spotify. Il servizio al momento è disponibile solo negli Stati Uniti. Sul blog di Oyster se ne può leggere una presentazione. Funziona con un’app per iPhone ed è previsto il rilascio anche per altre piattaforme (iPad e Android). Oyster ha fatto clamore circa un anno fa quando il lancio della startup è stato sostenuto da un finanziamento di 3 milioni di dollari.
Le prime recensioni di Oyster sono positive. Il catalogo di Oyster contiene libri protetti da copyright (grazie ad accordi con editori tra cui HarperCollins, Workman, Houghton Mifflin Harcourt), anche se per il momento non comprende le novità best-seller. E il design del reader è giudicato molto buono. Ma la nuova applicazione solleva anche alcuni dubbi. Tra cui i più legittimi e condivisibili sembrano essere:
- Il mondo editoriale accetterà l’idea dell’abbonamento a tempo? Per un’industria che basa tutto il suo modello di business (dai ricavi degli editori ai compensi agli autori) sulla vendita di pezzi sembra un concetto difficile da metabolizzare.
- Le case editrici sposeranno l’idea? Alla fine molto probabilmente sì, dopo molte resistenze, se dimostrerà di ritagliarsi uno spazio di mercato. E sembra difficile che se lo ritagli finché non ospiterà i best-seller appena usciti.
- I lettori compreranno il servizio? Questa è la cosa più difficile da prevedere. Dipende anche dall’adesione degli editori, e viceversa. Come fa notare il blog di The Bookseller, se il lettore medio compra circa 15 libri all’anno (1,2 al mese), un’applicazione da $9,95 mensili non è seriamente competitiva rispetto all’acquisto dei libri (digitali e non), anche se permette di leggere a volontà. Per la stessa ragione, in fondo, anche il mercato degli ebooks (e degli ereader) rimane finora riservato alla nicchia dei più voraci. Vi abbonereste?
Stiamo a vedere.