La filosofia della creatività di Luc De Brabandere

Non è proprio una “piccola filosofia della creatività” come promette il sottotitolo. Forse sarebbe più giusto definirla una piccola storia della logica, da Talete a Bertrand Russell, alla ricerca di quelle deviazioni che rappresentano, appunto, il manifestarsi della creatività. Solo che là dove sarebbe bello che il libro cominciasse, è già quasi finito, perché la creatività si mostra, ma non si dimostra. Pensiero magico pensiero logico è comunque un libro brillante, una chicca per appassionati di filosofia e di logica, ma anche una lettura facile e intrigante per il lettore discretamente colto e intellettualmente curioso. Il suo autore è un bel personaggio: un “ingegnere e filosofo” (cosicché già nella sua biografia cominciano i dualismi tra spirito di geometria e spirito di finezza) che si dedica all’innovazione in campo manageriale e cognitivo oltre a fare con disinvolta e colloquiale sicurezza il divulgatore di temi filosofici. E siccome i libri sono come le caramelle, e un libro ha fatto pienamente il suo lavoro se ti fa venir voglia di leggerne almeno un altro, questo di De Brabandère ha il grande merito di aver attirato la mia attenzione sul bellissimo Change. Sulla formazione e la soluzione dei problemi, un classico di Paul Watzlawick con altri psicologi di Palo Alto.

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